![]() L'intervallo (2. 01. Film. TV. it. L'INTERVALLO: UN FILM DI STRADAL'intervallo è il primo film di finzione del documentarista Leonardo Di Costanzo. ![]() Nato ad Ischia, Di Costanzo vive tra Napoli e Parigi, dove insegna presso gli Atelier Varans, prestigioso centro di formazione di regia documentaria. Autori della sceneggiatura sono invece il napoletano Maurizio Braucci, scrittore e autore della sceneggiatura di Gomorra e Reality di Matteo Garrone, e la barese Mariangela Barbanente, autrice già del documentario L'orchestra di piazza Vittorio e tra gli sceneggiatori della serie televisiva Ris - Delitti imperfetti. Francesca Riso e Alessio Gallo, i due giovani esordienti attori protagonisti, sono stati scelti dopo aver partecipato a un laboratorio di coaching per la recitazione improvvisata. Durato oltre tre mesi e condotto da Alessandra Cutolo e Antonio Calone - da anni organizzatori di attività di animazione teatrale con i ragazzi di strada di Napoli - , il laboratorio con la collaborazione del Teatro Stabile di Napoli ha coinvolto un gruppo di ragazzi dei quartieri spagnoli. Tra 2. 00 adolescenti incontrati, una prima scrematura ha portato alla scelta di sei differenti coppie di possibili protagonisti. Solo quando le coppie si erano poi ridotte a due, si è cominciato l'adattamento della sceneggiatura. La miniserie televisiva tedesca Una strada verso il domani - Ku'damm 56 va in onda su Rai 3 dall'11 agosto. Da tutti i film della storia del cinema, elenco aggiornato di 2315 film prodotti nell'anno 2017. Scopri le recensioni, trailer e poster dei film 2017. Mina Anna Quaini OMRI (born 25 March 1940), known as Mina Mazzini or simply Mina, is an Italian singer. She was a staple of television variety shows and a dominant. Un film di Gustavo Taretto con Pilar López de Ayala, Inés Efron, Carla Peterson, Rafael Ferro. L'amore ai tempi di internet. DUE ADOLESCENTI DI PERIFERIANonostante la loro giovane età, i due personaggi di Veronica e Salvatore si comportano come degli adulti in erba: matura e spregiudicata lei e lavoratore lui. Posti di fronte alla natura violenta di una reclusione forzata, hanno reazioni differenti: mentre Veronica tenta di ribellarsi al suo destino, Salvatore appare più accomodante. Entrambi vittime, tendono a colpevolizzarsi l'uno con l'altra fino a quando l'intimità del loro "carcere" porta alla riscoperta dei sogni adolescenziali da tempo dimenticati. La città di Napoli fa da sfondo alla loro vicenda ma il loro racconto potrebbe essere ambientato alla periferia violenta di qualsiasi metropoli contemporanea, dove gli adulti sono avvertiti come minaccia o come portatori di regole da rispettare. ![]() UNA SCENEGGIATURA APERTAPer scrivere il copione del film, girato in super 1. Così facendo, la sceneggiatura, scritta dapprima in italiano, si è ridotta a una sorta di canovaccio da riadattare in base agli attori scelti, portatori ognuno delle proprie esperienze e del proprio vissuto. In fase di realizzazione, infatti, i giovani attori hanno "indossato" la sceneggiatura - precisa ma lasciata aperta - , coadiuvando la traduzione in napoletano dei dialoghi e fornendo le loro suggestioni per la psicologia dei personaggi. Per non far avvertire la presenza della telecamera sul set e lasciare ai due giovani attori massima libertà di espressione, Leonardo Di Costanzo e il direttore della fotografia Luca Bigazzi hanno scelto di girare, a parte qualche scena notturna, senza luci aggiuntive e con macchina a spalla per adattarsi loro al modo in cui gli attori occupano lo spazio e non viceversa. Nel 1957 la Rai decise di cominciare a trasmettere messaggi pubblicitari, e per questa innovazione, applicando la legge sopra menzionata [Quale? Non dare le. Scheda film Brooklyn's Finest (2009) | Leggi la recensione, trama, cast completo, critica e guarda trailer, foto, immagini, poster e locandina del film diretto da. ![]() ![]() Il film è stato poi quasi interamente girato all'interno dell'ex ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi di Napoli, una struttura di oltre 2. XIX secolo e abbandonato da anni. Carosello - Wikipedia. Carosello è stato un programma televisivoitaliano andato in onda sul Programma Nazionale e poi sulla Rete 1 della Rai dal 3 febbraio 1. Veniva trasmesso quotidianamente dalle 2. Venerdì santo e il 2 novembre. Per effetto dell'austerity, che spinse la Rai ad anticipare tutti i programmi della serata a partire dal Telegiornale, dal 2 dicembre 1. Fu sospeso per una settimana tra il 3. Giovanni XXIII e per tre giorni dal 1. Paese fu scosso dalla strage di piazza Fontana. Altre sospensioni più brevi si ebbero per la morte di papa Pio XII (9 ottobre - 1. John (2. 2 novembre 1. Robert Kennedy (5 giugno 1. Mondovisione, il 2. Apollo 1. 4, il 9 febbraio 1. In totale furono trasmessi 7. Consisteva in una serie di filmati (spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali) seguiti da messaggi pubblicitari. Il rigido format di Carosello fu congegnato in maniera da funzionare impeccabilmente. Non subì interruzioni né errori per circa vent'anni: unica eccezione, gli eventi sopra menzionati e alcuni scioperi e agitazioni in seno alla RAI che alterarono (sia pure lievemente) la programmazione, ad esempio con l'avvio della sigla finale senza l'elencazione dei prodotti reclamizzati. Carosello non era e non poteva essere solo un contenitore di messaggi pubblicitari: erano predeterminati il numero di secondi dedicati alla pubblicità, il numero di citazioni del nome del prodotto, il numero di secondi da dedicare allo "spettacolo", la cui trama doveva essere di per sé estranea al prodotto. Per una legge allora vigente non era concesso fare della pubblicità all'interno di alcuno spettacolo televisivo serale e nemmeno prima di un intervallo di novanta secondi dall'inizio del medesimo. Alla realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri come Luciano Emmer (che ne è considerato l'inventore), Age & Scarpelli, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Corrado Farina, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Ugo Gregoretti, Valerio Zurlini, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e l'americano Richard Lester. La sigla originale del 1. Nel 1. 95. 7 la Rai decise di cominciare a trasmettere messaggi pubblicitari, e per questa innovazione, applicando la legge sopra menzionata[Quale? Non dare le informazioni per scontate.], sembrò necessario sviluppare un apposito format televisivo. La regola principale del Carosello era che la parte di spettacolo (il "pezzo", della durata di 1 minuto e 4. Il passaggio dal pezzo al codino avveniva sempre tramite una frase- chiave pronunciata dal protagonista. Solo nella parte finale poteva essere nominato il prodotto. Ogni Carosello era inserito, durante i primi sei anni, in un contesto di tipo teatrale: veniva introdotto dall'apertura del sipario con accompagnamento di una specie di fanfara. Il pupazzo di Angelino[1] uno dei protagonisti dei cartoni animati inseriti in Carosello dal 1. Il primo Carosello trasmesso in assoluto fu "Le avventure del signor Veneranda" per il Brandy Stock 8. Il regista fu Eros Macchi, lo sceneggiatore, soggettista e autore del personaggio fu Carletto Manzoni, gli attori furono Erminio Macario e Giulio Marchetti, il produttore fu Pino Peserico. Gli altri quattro sketch, andati in onda durante la prima puntata di Carosello, furono i seguenti[2]: Nei primi anni andavano in onda sempre e solo quattro spettacoli per ogni puntata. La pubblicizzazione di un dato prodotto seguiva un ciclo di quattro puntate con cadenza settimanale, diversi l'uno dall'altro sebbene con soggetto comune. All'interno di una trasmissione, va da sé, un pezzo poteva andare in onda solo una volta. Nella sigla di chiusura infatti, l'annunciatrice annunciava la data della successiva messa in onda. I lettori del Radiocorriere TV, proprietà dell'ente RAI, potevano conoscere in anticipo gli spot inclusi nel palinsesto. A partire dal 1. 96. Dall'autunno 1. 97. Questa soluzione ebbe tuttavia un enorme successo; Carosello rimase per molti anni fra le trasmissioni televisive più amate, venendo a rappresentare un tipico appuntamento della famiglia italiana, tanto che ancora oggi la frase "a letto dopo Carosello" è rimasta parte del linguaggio parlato. Oltre a introdurre l'innovazione della réclame, e a farlo inserendola in un contesto che aveva il pregio di renderla gradevole (in effetti amata) dal pubblico, Carosello portò anche una serie di innovazioni nel linguaggio televisivo in generale. La sua caratteristica più rilevante era l'inedita brevità (non solo degli spot ma anche degli altri "siparietti"); per questo, gli stacchi teatrali dovevano essere diretti, semplici, attingendo spesso a luoghi comuni e rimanendo molto vicini alla cultura popolare. Memorabile uno spot (contenitore di una sorta di mini serie a puntate) con protagonista un giovane che subiva il furto del proprio scooter di una nota marca. Un'attuale rilettura evidenzierebbe un'allora centralità socio culturale localizzata nelle regioni del Nord Ovest italiano (Milano, Torino) teatro allora della rinascita economica e meta preferenziale dell'emigrazione. Troviamo infatti lo stereotipo della massaia moderna e avveduta, da uno spiccato accento milanese, con il compito di indicare il prodotto casalingo più aggiornato. In contropartita osserviamo la persona semplice e sprovveduta, sia attore sia personaggio d'animazione come il pulcino di Calimero, entrambi con spiccato accento veneto, regione allora depressa e serbatoio di emigrazione. Potrebbe indurre il sospetto di un velato razzismo l'apporre tale dialetto al personaggio di una colf di colore ma tuttavia si tendeva a evidenziare la differenza tra metropoli e provincia, l'ingresso o meno degli Italiani nella cultura consumistica. Un buon esempio sono le avventure di un contadino in un negozio di casalinghi, alla ricerca di "una cosa cittadina". Inorridito davanti a degli elettrodomestici messi in prova da un commesso, l'uomo può rassicurarsi riconoscendo il marchio del prodotto richiesto, una comune lametta da barba. Rispetto alla pubblicità moderna, la più lampante differenza rimane proprio il tentativo della RAI di integrare le novità di una nascente società dei consumi in un contesto legato alla tradizione nazionale popolare. Il messaggio pretendeva essere rassicurante e a tratti con pretese persino pedagogiche. Attraverso lo slogan si elargiva una promessa delle qualità di un prodotto. Sicuramente il mondo dei pubblicitari, in prima fila la Sipra - che gestiva la pubblicità RAI - vedevano in Carosello uno strumento sfuggito loro di mano, per passare ai "creativi": il personaggio e la storiella erano più importanti del messaggio pubblicitario; ad esempio, Calimero era più famoso del detersivo reclamizzato. Definito da una certa cultura "diseducativo", di fatto poco pratico e dispendioso per la committenza, data l'eccessiva durata dello sketch, il 1º gennaio 1. Carosello. Gli ultimi cinque sketch furono, in quest'ordine, i seguenti[3]: Stock: Superspettacolo di Capodanno (con Raffaella Carrà, regia di Gino Landi); BTicino: Il calcolatore elettronico: Cassa robot (con Alfredo Danti, regia di Nedo Zanotti); Amaro Ramazzotti: I due sceneggiatori: Il bowling (con Mario Maranzana e Giancarlo Dettori, regia di Andrea Cardile); Ati/Piletti: Attività serene: La giornalaia (regia di Ermanno Olmi); Dr. Gibaud: Famiglia: Sciare (con Mario Valdemarin e Gemma De Angelis, regia di Ezio Perardi). I motivi per cui la trasmissione fu interrotta sono probabilmente vari. Il mercato italiano della pubblicità si stava trasformando, divenendo più moderno e dinamico, e i produttori stavano diventando insofferenti verso i limiti di tempo imposti da questo modo di reclamizzare i propri prodotti; anche il pubblico stava cambiando, e la televisione basata su presupposti pedagogici perdeva presa. Le ditte minori che non potevano permettersi i costi di Carosello avevano cominciato a far sentire la loro voce[4]. Infine, i prodotti del mercato internazionale avevano bisogno di un'immagine standard nei diversi paesi e mal sopportavano di dover costruire spot legati particolarmente al contesto italiano. In seguito la trasmissione venne sostituita dallo Spazio F. Le prime due sigle (i cosiddetti siparietti) vennero realizzate da Luciano Emmer e Cesare Taurelli per conto della loro società di produzione Recta Film. La prima, andata in onda solo nel 1. Emmer la notte prima della messa in onda almeno secondo quanto raccontato dal regista romano. La sigla più celebre con quattro panorami di città italiane—nell'ordine Venezia (vista dal mare in cui si riconosce il Ponte di Rialto), Siena (con Piazza del Campo durante il Palio), Napoli (Via Caracciolo) e Roma (Piazza del Popolo)—con ai lati un musicante (nell'ordine un chitarrista, un trombettiere, un mandolinista e un flautista), disegnata a tempera da Manfredo Manfredi[5] venne trasmessa a partire dal 1. La colonna sonora rimase immutata per l'intero ventennio: si tratta di una versione strumentale di una tarantella napoletana risalente a circa il 1. Pagliaccio[6]. La sigla subì un'ultima modifica nel 1. Un motivo di novità fu certamente l'introduzione dell'animazione. La presenza di Carosello ha certamente contribuito a rilanciare la scuola di animazione italiana, infatti parecchi degli spot diventati più noti e apprezzati vennero realizzati da studi grafici italiani cresciuti proprio in quegli anni, come la Gamma Film di Gino e Roberto Gavioli, la modenese Paul Film di Paul Campani, lo studio Pagot (dove operavano Nino e Toni Pagot), e altri. Da menzionare anche Guido De Maria che, oltre a svariati spot, creerà, verso la fine degli anni settanta, un memorabile programma di intrattenimento di sola animazione: Super. Gulp! I "corti" trasmessi da carosello spaziavano da filmati prodotti con la classica tecnica dei cartoni animati a filmati realizzati con la tecnica del Passo uno. I primi cartoni animati compariranno nel 1.
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November 2017
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